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TRICHET: RIPRESA NEL 2010, TASSI BCE VERSO QUOTA 1%

Jean Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, ha detto a margine di un incontro alla sede della Fed di New York che la crisi non modifica le priorita’ dell’istituto centrale, che punta a difendere la stabilita’ dei prezzi tra i paesi che aderiscono alla moneta unica. Trichet ha sottolineato anche come i leader mondiali stiano condividendo gli stessi obiettivi, ovvero riportare la fiducia sul sistema finanziario globale, anche se i rischi di nuove turbolenze finanziarie persistono.
Inoltre nella conferenza tenuta a New York, il presidente Trichet ha ribadito il taglio dei tassi dell’Eurozona che si avviano quindi verso quota 1%  il prossimo 7 maggio. L’altro ieri sera il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, ha rimarcato che la ripresa economica nell’area euro avverrà il prossimo anno: “Il 2009 è un anno molto negativo, con la disoccupazione in Eurolandia potrebbe aumentare”. Intervenuto a New York, Trichet ha parlato anche delle eventuali mosse per far fronte ad eventuali carenze di liquidità.

Nella riunione del 7 maggio prossimo saranno prese decisioni sui nuovi strumenti che l’istituto intende mettere in campo per fronteggiare la crisi. Ci sono segni – ha infine aggiunto Trichet – che indicano che la fiducia sul mercato monetario sta migliorando.
”Sulle misure non convenzionali, sono stato molto chiaro nella mia ultima conferenza stampa”. Una posizione che riflette bene il pensiero del numero uno dell’Eurotower che sempre piu’ spesso, parlando della politica monetaria, ha definito i tempi attuali come quelli di un mondo che va verso ”misure quantitative”. Tra le misure non-convenzionali ci si attende un allungamento delle scadenze delle operazioni di rifinanziamento del sistema bancario: dall’attuale limite di 6 mesi ad almeno 12 mesi. In agenda potrebbe esserci anche un programma di sostegno al credito verso le imprese attraverso l’acquisto di bond corporate o carta commerciale da parte della Bce sul mercato secondario o, in via ancor piu’ indiretta, attraverso le banche.