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Trimestrale Unicredit. Utile sotto le attese

UniCredit ha chiuso il III trimestre con un utile netto di pertinenza del Gruppo di 334 milioni, in calo del 15,2% su base annua e sotto i 391 milioni delle attese, ma in netto miglioramento dai 148 milioni del II trimestre.

I DATI : Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto si attesta a 1.003 milioni (-24,7% da un anno prima). Migliora l’utile lordo dall’operativita’ corrente che sale nel trimestre a 903 milioni (+20,2%) sopra gli 856 milioni delle stime, mentre nei nove mesi si attesta a 2.551 miliardi (-4,8%). Il capitale Core Tier1 sale a fine settembre all’8,61%. Il Core Tier1 era all’8,47% a fine dicembre 2009 e all’8,39% un anno fa, ed e’ migliorato di 20 punti base nel corso del terzo trimestre, confermando, sottolinea la nota di UniCredit, "l’evidente rafforzamento della struttura di stato patrimoniale". L’utile netto nei primi nove mesi, pari a 1.003 milioni, tiene conto di rettifiche di valore sull’avviamento per la controllata in Kazakhistan, di cui 334 milioni nel terzo trimestre. L’andamento trimestrale dei risultati finanziari si e’ contraddistinto per la tenuta del margine di intermediazione, il contenimento dei costi e la flessione delle rettifiche su crediti. Queste ultime si sono ridotte del 24,5% a 1.634 milioni nel trimestre e del 17,7% a 5.141 milioni nei nove mesi, con un calo del 4,8% rispetto al secondo trimestre, quando erano state pari a 1.716 milioni. Continua il miglioramento di questa voce di bilancio rispetto al picco del secondo trimestre del 2009.

L’INTERMEDIAZIONE : Il margine di intermediazione si attesta a 19.793 milioni nei primi nove mesi (-6,3%) e a 6.494 milioni nel trimestre (-3,5%), praticamente invariato dal secondo trimestre. Gli interessi netti si attestano a 11.814 milioni nei nove mesi (-11,1%) e a 3.919 milioni nel trimestre (-0,2%) contro 3.977 milioni nel secondo, di riflesso a un contesto di tassi decisamente piu’ sfavorevole. Le commissioni nette sono pari a 6.417 milioni nei nove mesi (+13,3%) e a 2.038 milioni nel trimestre (+5,6%) contro 2.209 milioni nel secondo. Le masse della divisione di asset management del Gruppo risultano pari a fine settembre a 185 miliardi. Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value di UniCredit e’ di 999 milioni nei primi nove mesi, in forte  riduzione (-39,5%) dai 1.651 milioni di un anno prima a causa del deterioramento dei mercati finanziari dovuti alla crisi del debito sovrano, emersa nel secondo trimestre del 2010. E’ in evidente miglioramento, tuttavia, la dinamica trimestrale con un risultato di 381 milioni (-46,7% da un anno prima) contro i 58 milioni del secondo trimestre. I costi operativi ammontano a 11.728 milioni nei nove mesi (+1,8% da un anno prima) e a 3.911 milioni nel terzo trimestre (+2,1%), in calo dello 0,7% rispetto al secondo.

LA GESTIONE : Il risultato di gestione si attesta a 8.065 milioni tra gennaio e settembre (-16,1%) e a 2.583 milioni nel terzo trimestre (-10,9%), in aumento dell’1,1% rispetto al secondo e contro 2.627 milioni nelle attese. Nei primi nove mesi dell’anno, precisa la nota, Unicredit ha contabilizzato 162 milioni di rettifiche di valore su avviamento, interamente attribuite al Kazakhstan e registrate nel secondo trimestre del 2010. Le verifiche condotte nel settembre 2010 hanno confermato la sostenibilita’ dell’avviamento complessivamente allocato alle diverse unita’ di business. Nel terzo trimestre i crediti a clientela del Gruppo hanno raggiunto 559 miliardi, stabili rispetto al giugno 2010, con flessione nel Cib, crescita nel Corporate Centre e nell’Europa centro-orientale.

LE ATTIVITA’ : Il totale attivita’ si attesta a fine settembre a 969 miliardi, con un aumento dell’1,5% rispetto a fine giugno, quasi interamente dovuta alla componente derivati, con la struttura di stato patrimoniale che ha mantenuto la sua elevata qualita’ anche a fronte di un contesto di sistema difficile sul fronte della raccolta. Il leverage ratio del Gruppo si colloca a 22,3, stabile su base trimestrale, nonostante il maggiore valore di mercato dei derivati. A fine settembre i dipendenti del Gruppo erano pari a 161.169 persone, in calo di 5.252 da un anno prima e di 689 da giugno. La flessione nel terzo trimestre interessa diverse aree, ma sopratutto la divisione retail (-550 trimestrale).

GLI SPORTELLI :  La rete distributiva si e’ ridotta a tutto settembre a 9.585 sportelli da 9.892 un anno prima e 9.578 a giugno. I risultati del terzo trimestre, "sempre influenzati da condizioni di mercato ancora difficili, non riflettono il pieno potenziale di UniCredit". E’ quanto si legge nelle slide di presentazione dei risultati nei primi nove mesi del Gruppo bancario. Con la governance "predefinita nei suo elementi principali" e "guardando sempre alla semplificazione", si legge, "partendo dalle basi solide poste negli ultimi anni, bisogna ora dedicarsi all’aggiustamento strategico e all’attuazione" dei piani. Intanto dopo i risultati, partenza in  calo per le azioni di Unicredit, la prima a essere pubblicata da quando Federico Ghizzoni e’ stato nominato a.d. dell’istituto. I titoli dell’istituto di Piazza Cordusio accusano un ribasso dell’1,65% attestandosi a 1,79 euro, dopo aver iniziato le contrattazioni in ribasso dell’1,8% ed essere arrivati a perdere oltre il 2%.