Una ricerca sul tema della pianificazione patrimoniale analizza le sette opzioni più importanti per salvaguardare le finanze
Un quadro riepilogativo e dettagliato dei principali strumenti a disposizione per la tutela del patrimonio. L’intestazione fiduciaria, i prodotti assicurativi, il patto di famiglia, il fondo patrimoniale della famiglia, gli atti di destinazione ex art. 2645-ter C.C., la soluzione societaria e il trust. A proporlo è la ricerca pubblicata dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio evidenzia l’inquadramento giuridico e i profili di carattere fiscale di queste opzioni per pianificazione e protezione patrimoniale di famiglie e imprenditori.
Il tema della pianificazione dei patrimoni, soprattutto in seguito alla crisi finanziaria che l’Italia ha vissuto negli ultimi anni, ha assunto una rilevanza crescente e ha catalizzato l’attenzione da parte di diversi soggetti. Primi fra tutti i commercialisti, che svolgono un ruolo imprescindibile di consulenza e di accrescimento delle conoscenze delle famiglie italiane. La sfida comune è aiutare le famiglie italiane a preservare e fare crescere la loro ricchezza privata. E, nel caso delle famiglie imprenditoriali, di accompagnarle nelle scelte necessarie per assicurare la continuità aziendale. Salvaguardando l’attività da eventuali rischi connessi a eventi potenzialmente destabilizzanti, che devono essere gestiti in maniera oculata e lungimirante.
Dunque con la locuzione wealth planning, si indica un sistema integrato che, ampliando l’offerta private banking, dà servizi di pianificazione e protezione dei patrimoni. In relazione a tale tematica, come già evidenziato, lo studio si basa su una prospettiva multidisciplinare. E tenendo conto dei mutamenti socioeconomici degli ultimi anni, vuole individuare una serie di strumenti che consentano la pianificazione e la programmazione nella gestione dei patrimoni (aziendali e personali) in ottica conservativa, produttiva e di trasmissione alle generazioni future, contrastando (quanto più possibile) i rischi connessi ad eventi incogniti ed incontrollabili.